farearte sul palco di Casa Sanremo 

Ringraziamo la Regione Abruzzo, Pietro Quaresimale, Anna Graziani, l’associazione “Pigro”, l’Unione Italiana Ciechi e l’associazione persone Down con cui condivideremo questa avventura.

Sabato 10 febbraio

Abbiamo abbracciato con entusiasmo l’invito che ci è giunto da Anna Graziani: raggiungere Casa Sanremo per suonare dal vivo. Per un’associazione che si occupa di musica e arte è assolutamente un’occasione importante per far conoscere a più persone il proprio lavoro e il talento dei ragazzi che studiano con noi. 

Da quasi 20 anni invitiamo tutti i nostri ragazzi a partecipare ai laboratori di musica d’insieme; la possibilità di suonare insieme non è utile solo per creare progetti musicali ma permette ai giovani, ed anche a meno giovani, di incontrarsi e condividere una passione.

Tre sono i brani che suoneremo a Casa Sanremo, generi diversi con significati diversi a dimostrazione che la musica oltre ad essere un  linguaggio universale ha anche un forte potere terapeutico migliorando la qualità della vita delle persone che la coltivano.

Con il primo brano abbiamo voluto premiare l’impegno e la creatività di un giovane chitarrista teramano Federico Faragalli che a soli 15 anni  si pone la domanda del cosa ci sarà dopo la vita. Quando Nicoletta ha ascoltato con Flavio Pistilli la versione chitarra e voce inviata da Federico su whats.app hanno subito pensato che quel provino doveva essere registrato. Così è stato e negli studi di farearte, con altri ragazzi che nel frattempo avevano dato vita al progetto Black Ink, è nata You gotta take me to heaven, un brano dal sapore classic Rock anni 70 ma che strizza l’occhio al Rock moderno dei Maneskin.

Il secondo brano ha un mood più contemporaneo, un pop contaminato dalla trap scritto da Domenico Montebello, arrangiato da Vincenzo Pacinelli, registrato negli studi di farearte e che Guido Campana ha voluto come sigla dell’evento sportivo da cui prende il nome Gioco Senza Barriere 

Per un brano dal forte significato sociale abbiamo voluto creare una band speciale: alla batteria Niccolò, ringraziamo ancora Sara dell’Associazione Italiana Persone Down per averci permesso di scoprire questo talento, al pianoforte Giuseppe, talento scoperto grazie alla Prof. Lorena Ruscitti, alla voce solista Vito Cardelli presidente dell’Unione Italiana Ciechi di Teramo con il figlio Daniele, al basso Lucrezia allieva di farearte  seguita dal maestro Emanuele Di Teodoro, ed ai cori gli allievi della maestra Nicoletta Dale Andrea, Mariarenata e Valentina.

Infine un  Saltarello  suonato insieme a  Vito  dell’unione italiana ciechi.

Nella nostra società in cui l’evoluzione tecnologica ci porta all’isolamento, benvengano questi progetti che offrono una voce più forte alle tematiche sociali. L’inclusività che la Regione Abruzzo ha voluto promuovere con Pietro Quaresimale punta a coinvolgere ragazzi disabili a cui si vuole regalare un sorriso per abbattere le barriere psicologiche, non solo architettoniche.

 

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